5) Grotte del Giura Svevo (Schwäbische Alb): Germania meridionale presso Ulm
5) 1: Grotta di Hohlenstein-Stadel – 40.000 – 35.000 anni fa -, Lonetal, Asselfingen presso Ulm, Germania. Sito di ritrovamento della statuetta ”Uomo-leone”. 48° 32′ 58″ N, 10° 10′ 23″ E
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L’uomo-leone di Hohlenstein
Una statuetta preistorica di 40.000 anni fa È alta approssimativamente 30 centimetri, è fatta di avorio di mammut e ha circa 40.000 anni di vita (nuova datazione). È la statuetta dell’Uomo-leone, un vero miracolo dell’arte paleolitica che fino a pochi mesi fa si poteva ammirare al Museo di Ulm. Ovviamente non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di vedere da vicino il reperto unico al mondo, la scultura più antica dell’umanità. […]
5) 2: Grotta di Hohle Fels – 40.000 – 35.000 anni fa,
2a: Riparo Geissenkloesterle
2b: Grotta di Brillenhoehle
5) 3: Grotta di Vogelherd – 40.000 – 30.000 anni fa,
#Niederstotzingen in Lonetal presso Ulm, Germania. Figurine artistiche di mammut, cavallo, ecc..
Ritrovamenti del Magdaleniano, Aurignaziano, Musteriano. 1931 – 11 figurine che sono attualmente le più antiche del mondo: cavallo, mammut, renna, bisonte, orso delle caverne, ecc. 2006 – altre piccole sculture dell’Aurignaziano, tra cui un mammut, la più antica figura intatta.
http://www.archaeopark-vogelherd.de/einzigartige-funde
Weinberghöhlen – 27.000 anni fa,
Mauern/Markt Rennertshofen presso Neuburg sul Danubio, Baviera, Germania. “Venere di Mauern“. Il nome deriva dal villaggio di Pavlov, situato nella Moravia del sud. Nell’area interessata da questa cultura ci sono diversi giacimenti archeologici: Dolni Vestonice, Pavlov, Brno, Predmosti. Insediamenti ampi e stabili durante la maggior parte dell’anno, produzione di figurine di terracotta, tecnologia di tessitura (la forma più antica di tessitura dell’Homo sapiens) basata su di un minuscolo telaio portatile, particolare tipo di armi da caccia, stabilità dell’economia ricca del clan. Oltre alle “Veneri” di ceramica di Dolni Vestonice, sono state trovate diverse testine femminili e la sorprendente somiglianza di questi reperti fa pensare che le statuette fossero addirittura prodotte in serie. La Venere di Vestonice, alta appena 11 centimetri, fu trovata nel 1925. Le abitazioni invernali dell’insediamento di Dolni Vestonice erano comode capanne rotonde stabili che poggiavano su una robusta struttura di ossa di mammut e pietre, avevano il tetto di legno isolato con paglia oppure ricoperto di pelli, e prediligevano i luoghi situati accanto alle rive dei fiumi. Le abitazioni provvisorie estive erano ampie tende ricoperte di pelli animali. Ossa e grasso di mammut venivano impiegati come combustibile per i focolari domestici di argilla accesi all’interno delle abitazioni. Gli uomini cacciavano con armi a punte microliti. Per i piccoli animali usavano arco e frecce con differenti punte, tra cui quelle a sega. Anche l’impiego di trappole per la selvaggina era molto diffuso. Nella caccia dei grandi animali, come per esempio i mammut, si faceva uso di lance con una lunga, robusta punta d’avorio. La Moravia vanta il più gran numero di reperti ossei di Homo Sapiens del Paleolitico. Nel 1986 fu scoperta una triplice tomba nei pressi del villaggio di Dolni Vestonice. La faccia di uno dei morti era ricoperta da uno spesso strato di ocra rossa. Si trattava di due giovani uomini e una ragazza. Giacevano gli uni accanto all’altra, la donna nel mezzo. Un giovane e la ragazza erano in posizione supina, le mani di lui poggiavano nel grembo di lei. L’altro uomo, invece, giaceva bocconi. A giudicare dallo scheletro, la ragazza doveva avere un difetto fisico alla spina dorsale, mentre il volto dipinto di rosso del giovane uomo, le cui mani poggiavano nel grembo di lei, potrebbe indicare che si trattava di uno sciamano. Ed è chiaro che queste posizioni avevano un significato rituale ben preciso. Di certo apparteneva a uno sciamano la tomba trovata a Brno. L’uomo fu seppellito insieme con diversi oggetti, fossili di animali e parte della bacchetta del suo tamburo. Era afflitto da una malattia delle ossa manifestata già in giovane età. Il suo berretto era decorato con ben 600 conchiglie. Portava poi un pettorale di pietra e aveva accanto a sé una figurina d’avorio di mammut.
http://archaeology.about.com/od/dterms/g/dolnivestonice.htm http://donsmaps.com/dolnivi.html
http://link.springer.com/chapter/10.1007/978-1-4899-1112-4_5