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2) Willendorf:

Willendorf 1: – 43.500 anni fa,

Wachau presso Krems, Austria. Primo insediamento nell’Europacentrale. 48° 19′ 0″ N, 15° 23′ 0″ E Scavi recenti (pubblicazione di settembre 2014) effettuati a Willendorf, dove nel 1908 fu scoperta la famosa statuetta della „Venere di Willendorf“, provano che l‘Homo sapiens si insediò nell’Europa centrale già 43.500 anni fa. Negli strati che si trovavano direttamente sotto la figurina sono stati trovati resti di piante e utensili litici dell’Aurignaziano. Le analisi stratigrafiche e paleoecologiche hanno fornito questa datazione – finora la più antica – che conferma la presenza di ominidi anatomicamente moderni nell’Europa centrale. La datazione prova inoltre che l’Homo sapiens e l’uomo di Neanderthal convissero in Europa per alcuni millenni. Questi ominidi che popolarono l’europa centrale giunsero nel Continente all’inizio di una fase climatica relativamente mite dell’ultima glaciazione, trovarono un paesaggio di tundra con boschi di conifere. Bence Viola del Max Planck Institut di Antropologia dell’Evoluzione e Philip Nigst dell’Università di Cambridge hanno pubblicato i risultati di questa ricerca nella rivista scientifica PNAS. Le rive del Danubio costituirono, durante l’ultima glaciazione, un territorio idoneo agli insediamenti umani e i giacimenti indicano, secondo Viola, un periodo di occupazione da 60.000 a 23.000 anni fa. Purtroppo proprio i reperti fossili di epoca più antica – ca. 45.000- 40.000 anni – si sono deteriorati a causa dell’acidità del terreno. I cacciatori-raccoglitori di Willendorf impiegavano per la caccia lamelle con una lunghezza di 15 millimetri che venivano fissate con resina di betulla su punte di osso e sono tipiche dell’Homo sapiens aurignaziano. È stato possibile ricostruire la situazione climatica di 43.500 anni fa analizzando delle specie di lumache tipiche per tale clima e vegetazione.

http://www.pnas.org/content/111/40/14394

Willendorf 2: 29.000 – 25.000 anni fa,

Wachau presso Krems, Austria. „Venere di Willendorf“. Nell’agosto 1908 il preistorico Hugo Obermaier scrisse nel suo diario:“Figurina schematicamente degenerata, nessun volto, solamente grassa e femminile. Benessere, fertilità.“ Aveva iniziato pochi giorni prima degli scavi insieme all’antropologo Josef Szombathy e al preistorico Josef Bayer sulla riva sud del Danubio. Uno dei suoi sette lavoratori scoprì la statuetta femminile in una profondità di ben 25 metri. Quella che oggi è la scultura austriaca più famosa del mondo. La „Venere di Willendorf“ è una figurina di calcare alta 11 cm e originariamente dipinta di rosso che risale a 27.000 – 25.000 anni fa. Come la “Venere di Galgenberg“, é esposta al Museo di Storia Naturale di Vienna. Nel 1926 furono scoperte nel medesimo sito altre due statuette femminili: la „Venere II“ di avorio che però è piuttosto deteriorata e la „Venere III” anch’essa di avorio che presenta tracce della lavorazione e la cui attribuzione alla categoria delle “Veneri” è ancora discussa.

http://www.nhm-wien.ac.at/jart/prj3/nhm/main.jart?rel=de&content-id=1384741443407 http://www.nhm-wien.ac.at/ausstellung/dauerausstellung__schausammlung/hochparterre/saal_11-13_urgeschichte

http://www.aeiou.at/aeiou.film.data.film/o106a.mpg

Venere di Willendorf II e III. Foto - MatthiasKabel CC BY 2.5

GALGENBERG – 35.000 – 32.000 anni fa,

Stratzing, presso Krems, Austria. Stauetta chiamata „Venere di Galgenberg“. La „Venere di Galgenberg“ è fatta di serpentino e fu scoperta nel 1988. Misura 7,2 cm e pesa 10 gr. La parte posteriore della figurina é piatta, la parte anteriore scolpita. I resti trovati in loco indicano che la statuetta é stata prodotta sul posto. La pietra di serpentino proviene, infatti, proprio dalla regione in questione. Insieme con la “Venere di Hohle Fels”, quella di Galgenberg é la figurina femminile più antica. Oggi è esposta al Museo Naturale di Vienna accanto alla “Venere di Willendorf”.

Venere di Galgenberg, 35.000 anni fa. Austria. Fatta di serpentino misura 7,2 cm e pesa 10 g. Foto. UrheberDon Hitcock, CC-BY-SA-3.0

Venere di Galgenberg, 35.000 anni fa. Austria. Fatta di serpentino misura 7,2 cm e pesa 10 g.
Foto. Urheber Don Hitcock, CC-BY-SA 3.0

http://www.nhm-wien.ac.at/jart/prj3/nhm/main.jart?rel=de&content-id=1384741443407 http://fannyvenus.at/gallery/showroom/

Grotta di Istalloskö – 45.000 – 31.000 anni fa,

monti Bükk, Ungheria settentrionale. Primi artefatti dell‘Homo sapiens. Flauto di osso. La grotta si trova a 535 m di altezza nel monte Istallos-Kö, la cima più alta del massiccio Bükk. Qui, nello strato di scavo più profondo, furono scoperte 50 lance da tiro di osso dell’Aurignaziano. Lo strato superiore è stato datato a 31.000 anni fa e ospitava altre lance da tiro con base massiccia. L’artefatto più antico è un flauto di osso che risale a ca. 45.000 anni fa e ha una lunghezza di 12 cm. Altro reperto: un focolare di 3 x 4 m che conteneva molte ossa di giovani orsi delle caverne. VEDI PAG. 10 DEL TESTO: http://www.archeoserver.it/space/UniMi/Comunicazione%20e%20didattica/Dispense%20e%20tavole%20scaricabili/artePaleolitica.pdf