L’incredibile storia del prete milionario

 

 

L’affare di Rennes-le-Château, paesino dei Pirenei, iniziò nel 1885 allorché il trentatreenne Bérenger Saunière divenne parroco di questa comunità, nella piccola chiesa di Santa Maria Maddalena. Rennes era abitato allora da circa 300 persone, e la chiesetta era stata originariamente la cappella comitale dei signori del villaggio. Gli esperti fanno risalire la costruzione dell’edificio all’VIII o al IX secolo, purtroppo non esiste una documentazione scritta che confermi con sicurezza la datazione.

Rennes-le-Chateau,Tour Magdala dal plateau.

Rennes-le-Château con torre Magdala visto dal plateau.Foto Sabina Marineo.

Stando ai dati storici, la chiesa dovette sostenere per almeno tre volte attacchi guerreschi, in seguito ai quali Rennes era divenuto un piccolo villaggio in rovina. Dunque nel 1885, all’arrivo di Saunière, sia la chiesa che il presbiterio si trovavano in una situazione catastrofica. Risale a questi primi anni una donazione in denaro effettuata dalla contessa di Chambord, moglie del defunto Henri V, al parroco Saunière. La somma, secondo l’autore Jacques Rivière, ammontava a 3000 franchi d’oro.

Grazie alla donazione della contessa, il parroco poté quindi iniziare i lavori di restauro della chiesa. Nell’antico edificio sacro e durante i restauri,  Saunière portò alla luce diversi piccoli depositi, uno riguardante oggetti sacri nascosti durante la Rivoluzione francese, un altro monete d’oro. Ma fu il settembre 1891 l’anno del ritrovamento più importante, quello che cambiò la sua vita. Durante la rimozione del vecchio pulpito pericolante, il campanaro Captier scoprì una fiala di vetro contenente dei documenti.

Rennes-le-Château, una foto di Saunière.

Fotografia del parroco Bérenger Saunière. Foto Sabina Marineo

La fiala si trovava nello scomparto segreto di una colonnina di legno che faceva parte del sostegno del vecchio pulpito. Si presume quindi che questi documenti abbiano indicato al parroco l’ubicazione della cripta degli antichi signori del villaggio, una cripta situata sotto il pavimento della chiesa. Il 21 settembre 1891, Saunière annotava nel suo diario: “21. Lettera da Granes. Scoperta di un monumento funebre, la sera pioveva.” Da quel momento il parroco, aiutato dalla fedele perpetua Marie Denarnaud, iniziò a svolgere nottetempo strani lavori nel cimitero attiguo alla chiesa di Santa Maria Maddalena. I paesani erano sgomenti e incolleriti, perché le tombe dei loro cari venivano manomesse, private delle decorazioni o addirittura delle lapidi.

Esistono ancora oggi due lettere di protesta al sindaco, una delle quali sottolinea che “questi cosiddetti lavori non sono né riparazioni, né qualcosa di simile”. Quasi tutte le tombe antiche e precedenti l’epoca di Saunière vengono fatte sparire dal cimitero senza traccia. Il parroco si difendeva dalle accuse sostenendo di dover fare spazio per nuove sepolture, ma il sindaco di Rennes gli intimò di mettere fine una volta per tutte ai suoi “lavori notturni”.

Rennes-le-Château Foto Emma Calvé

Emma Calvé in abito da suora. Si dice fosse l’amante di Saunière. Foto Sabina Marineo.

E Bérenger, almeno ufficialmente, smise di scavare. Nel frattempo erano cambiate diverse cose nella vita di Saunière. Il parroco aveva molto denaro a disposizione, così tanto che si diceva che praticasse la magia nera e ricevesse i soldi dal diavolo in persona. La relazione con Marie Denarnaud, che aveva avuto inizio alcuni anni or sono, si consolidò, in paese si mormorava che i due fossero amanti.

Invece dalla sua comunità di fedeli Saunière non era più amato come lo era stato prima. Forse a causa del comportamento strano, assente. Trascorrerva molto tempo da solo, in meditazione, era divenuto taciturno e collerico. Viaggiava spesso, senza specificare sempre dove e perché.

Ma cosa rese il parroco un uomo ricco in così breve tempo? Che trovò Saunière, in seguito alla scoperta della fiala di vetro, nella cripta della chiesetta? Diverse testimonianze di paesani raccontano di aver visto il parroco scendere ripetutamente nella cripta, luogo che sarebbe stato poi da lui stesso un giorno richiuso e sigillato, di modo che nessuno potesse trovare l’entrata segreta.

Nel 1897 i lavori nella chiesa di Santa Maria Maddalena furono ripresi. Decorazioni, mobili e pitture, il fonte battesimale, la via crucis e diverse statue vennero collocate nell’edificio. Saunière restaurò la sacrestia e fece edificare una piccola stanza segreta attigua, il cui accesso era nascosto da un finto armadio a muro. Questa camera è detta “isoloir” e la sua funzione rimane ancora oscura, ma potrebbe essere stato un luogo di accesso alla cripta, di modo che il parroco potesse scendere non visto.

Il parroco si da alla dolce vita

Nell’aprile 1900 Saunière comprò 6 metri quadrati di terreno nel cimitero di Rennes per costruirvi un ossario. La sua motivazione: un luogo di sepoltura per i sacerdoti della parrocchia. Ma già due anni prima Bérenger aveva cominciato ad acquistare terreni nel paese e nelle vicinanze a nome di Marie Denarnaud. Questi acquisti continueranno sino al 1905. Intanto era iniziato il periodo delle grandi costruzioni: una villa stile Rinascimento, Villa Betania e una biblioteca, la torre Magdala.

Rennes-le-Château, villa Betania.

Villa Betania vista dal giardino. Foto Sabina Marineo.

E non soltanto questo. Iniziarono i ricevimenti di personaggi importanti nella sua proprietà. La famosa cantante d’opera Emma Calvè, si mormorava in paese, era una degli ospiti più assidui di Bérengere. Nonostante non si sia ritrovata traccia concreta di una relazione fra i due, a parte alcune piccole foto della diva su confezioni di cioccolato. Nel 1907 furono costruiti giardini e terrazze nella zona tra villa Betania e torre Magdala.

Ma il tenore di vita dispendioso di Bérenger, la pubblicità che si era fatto nella regione, lo avevano reso noto e la notorietà presenta anche effetti negativi. L’invidia e il sospetto misero in campo le voci sul traffico di messe. Il nuovo vescovo, Monseigneur Beauvain de Beausejour, iniziò nel 1908 a porre al parroco domande scomode sul suo guadagno, sulle sue spese.

Saunière fu accusato dal vescovo di Carcassonne di aver praticato la vendita di messe su grande scala, di aver incassato del denaro dai fedeli per dei servizi che non avrebbe mai celebrato. Bérenger si difese, dicendo che non teneva di certo tutte gli incarichi di messe ricevuti per sé, ma li divideva tra i colleghi più bisognosi dei paesi vicini. Inoltre, interrogato dal vescovo su importanti somme di denaro in suo possesso che sarebbero derivate da donazioni di fedeli, si rifiutò di fare i nomi dei donatori.

Rennes-le-Château, torre Magdala.

Torre Magdala, la biblioteca del Parroco Saunière. Foto Sabina Marineo.

La battaglia epistolare e legale continuò e alla fine Saunière, per non lasciarsi inchiodare dal vescovo, prese a non rispondere alle lettere che lo invitavano a presentarsi a Carcassonne e ad esibire i suoi quaderni contabili. Beausejour annunciò nel giornale “La Semaine religieuse de Carcassonne” la nomina nuova di Saunière a curato della parocchia di Coustouge. Dieci giorni dopo Bérenger, offeso, abbandonò di propria volontà l’incarico sacerdotale a Rennes e nominò Marie Denarnaud sua erede universale.

Fine della cuccagna e inizio del mistero

Nel luglio 1910 Saunière venne accusato ufficialmente di traffico di messe, disubbidienza verso il vescovo e spese esagerate e ingiustificate.

Ma il parroco, nonostante i numerosi inviti, non comparve davanti al tribunale e nel novembre 1910 fu condannato ad essere sospeso dall’incarico sacerdotale fino a che non avesse presentato prove concrete che attestassero la sua innocenza. Era chiaro a tutti, sin dall’inizio, che questo era impossibile.

Il 5 dicembre 1911 nel giornale “La Semaine religieuse de Carcassonne” apparve una nuova comunicazione del vescovo Beausejour: Bérenger Saunière era sospeso definitivamente dall’incarico sacerdotale: suspens a divinis. Così Saunière continuò la sua vita a Rennes come un ricco, eccentrico proprietario terriero che, fatta costruire una piccola cappella nella veranda della sua villa, celebrava le messe per i pochi paesani che gli rimasero fedeli.

Il 22 gennaio 1917 Saunière morì in seguito ad un attacco di cuore che lo aveva colpito alcuni giorni prima sulla soglia di torre Magdala, e nel freddo mattino del 24 gennaio 1917 fu seppellito nel cimitero di Rennes-le-Château. La perpetua e amante Marie Denarnaud continuò a vivere nel presbiterio tenendo vivo il ricordo del parroco,  ma non volle mai raccontare nulla sulla vera fonte delle ricchezza di Saunière.

Una vicenda inquietante, che il giornalista francese Gérard de Sède rese celebre negli anni Sessanta del secolo scorso. Ma il materiale in possesso dello scrittore giungeva da una fonte ancor più misteriosa della storia stessa: monsieur Pierre Plantard, il fondatore del Priorato di Sion. Una società segreta strettamente connessa all’ambiente occulto francese del XIX e del XX secolo, all’Ordine del Tempio. Più attuale che mai, poiché i suoi membri mirano alla formazione degli Stati Uniti d’Occidente.

Per approfondire l’argomento Rennes-le-Château e Priorato di Sion, rimando al mio saggio „Il Serpente rosso“ edito da Venexia Edizioni, 2013.

 

Ecco il link al Museo Bérenger Saunière a Rennes-le-Château.

Il buon sito italiano su Rennes-le-Château di Mariano Tomatis, in cui trovi anche diversi articoli miei.

Clicca qui per vedere un bel video di Mariano Tomatis sulla torre Magdala a Rennes-le-Château. Durata 1,38 minuti.

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